Analisi UFC 298

Con UFC 298 alle porte ed il rientro di alcuni dei fighter più entusiasmanti dell’intero panorama degli sport da combattimento, la promotion statunitense conta di offrire uno degli eventi numerati più importanti dell’anno prima della card numero 300.

Il main event rappresenta uno degli incontri più attesi e imprevedibili degli ultimi tempi: dopo la sconfitta nel rematch contro Islam Makhachev, sono in molti a non credere alle chance di vittoria di Alexander Volkanovski contro il nuovo fenomeno che avanza, Ilia Topuria. Lo spagnolo di origini georgiane è imbattuto e cavalca un’hype clamorosa data dai risultati. Ha giocato sulla psicologia del match e sulla condizione imperfetta del campione in carica e si dice già re senza corona di una categoria che l’australiano ha dominato e continua a comandare. Topuria però non è solo trash talking ed arroganza: i risultati parlano per lui e questo potrebbe essere un match molto difficile per il campione.

Giovanni Bongiorno e Tudor Leonte presentano la main card di UFC 298. Buon ascolto!

00:00 Intro
01:10 Volkanovski vs. Topuria
20:45 Costa vs. Whittaker
32:00 Fine collaborazione UFC-USADA
35:20 Machado Garry vs. Neal
47:50 Cejudo vs. Dvalishvili
01:01:20 Hernandez vs. Kopylov
01:09:10 Outro

Ascolta “UFC 298: Volkanovski vs. Topuria” su Spreaker.

Nel co main event, il rientro di Paulo Costa dopo più di un anno di assenza dall’ottagono. Ad attenderlo, un fighter che non ha certo bisogno di presentazioni: Robert Whittaker ha dominato la divisione e ha offerto alcuni dei match più leggendari di categoria, dimostrandosi al livello più alto, prima di incappare in una finalizzazione per mano dell’attuale campione Dricus Du Plessis. Così Whittaker tenterà di riconquistare un posto alla corte dell’uomo che, dopo averlo superato, ha vinto il titolo contro Sean Strickland ed è ad oggi il campione di una categoria che non pare più avere un padrone.

Non si vede l’ora, poi, per capire se al rientro in gabbia Ian Machado Garry riuscirà a superare Geoff Neal, in quello che sembra essere il test definitivo per passare ai piani alti della divisione pesi welter. Neal è reduce da una sconfitta per mano del fenomenale Shavkat Rakhmonov, ma senza sfigurare in maniera particolare. Neal è un combattente solido, ma Garry ha dimostrato di avere i crismi del fenomeno e nonostante l’arroganza spesso mostrata e le tante parole volate fuori dalla gabbia, l’irlandese ha parecchie qualità che abbiamo già visto e si vanta pure di una certa somiglianza nel suo percorso con il suo connazionale Conor McGregor, ma riuscirà a mantenere le aspettative?

In card, spazio anche alla leggenda Henry Cejudo ed al suo avversario Merab Dvalishvili, spesso passato sotto traccia senza un reale motivo. Cejudo è arrivato corto nel suo match di rientro contro Aljamain Sterling e Dvalishvili è tutt’altro che un match di comodo, ma Triple C non ha mai evitato un match difficile ed anche questa volta non farà eccezione.

Si chiude con un match nella divisione dei pesi medi dal fascino particolare. Il forte Anthony Hernandez prende in consegna il russo Roman Kopylov, straordinario striker capace di trovare il glitch in Matrix di quasi tutti i suoi avversari e dí approfittarne per metterli KO. Un match dal sapore esplosivo che promette fuochi d’artificio.

Testo a cura di Giovanni Bongiorno.

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