Giovanni Bongiorno e TheRealMirkShow tornano con una nuova puntata di MMA Talks per l’analisi di UFC 295, la card che vedrà Jiri Prochazka e Alex Pereira affrontarsi per il titolo Ultimate Fighting Championship dei pesi light heavyweight.

La sfida tra il samurai ceco e l’arciere Pataxó tiene la nostra curiosità in ostaggio ormai da mesi. Buon ascolto.

Ascolta “UFC 295: Prochazka vs. Pereira” su Spreaker.

Quella tra Jiri Prochazka e Alex Pereira è una disfida superba: l’estroso Prochazka, virtualmente campione lineare dei massimi leggeri e che si fa vanto di uno stile estroso, polivalente, mutevole e versatile, vorrà spezzare anche la volontà dell’ex campione dei pesi medi, che pare però non poter essere spezzato. Prochazka è un fighter esperto e votato al rischio, un esempio lampante si può ritrovare nel suo incontro che lo vide opposto a Dominick Reyes, un fighter che aveva combattuto alla pari con Jon Jones. Visto che la matematica da MMA non esiste, Reyes divenne agnello sacrificale alla corte del nuovo fenomeno.

Davanti a lui, il verdeoro Pereira, fighter monoespressivo e dotato di un grande killer instinct che gli ha consentito di avere la meglio più volte ed in carriere in sport diversi contro il fenomeno Israel Adesanya. Ha ottenuto una vittoria di misura nella nuova divisione contro Jan Blachowicz e si è guadagnato il diritto di lottare per la cintura. Non la chance più meritata sicuramente, ma nemmeno la più scandalosa offerta da UFC. Dotato di un sinistro capace di abbattere chiunque e di un senso delle misure difficilmente replicabile, sebbene abbia una esperienza praticamente minima nelle MMA, si è guadagnato il rispetto dei suoi colleghi a suon di prestazioni, approdando – come detto – in quella che sembra la sua categoria ideale, quella dei massimi leggeri.

La divisione è in ricostruzione e non ha trovato stabilità da quando Jones è passato alla categoria dei massimi; Pereira tenterà di fare la sorpresa e vendicare il suo mentore Glover Teixeira, che proprio contro Prochazka perse il titolo. Il ceco rientra da un intervento subito alla spalla e nonostante l’età ancora verde, è un vero veterano dell’ottagono, al contrario di Pereira che veterano lo è del ring. Si prospetta un grande incontro tra striker, ma occhio alla grande adattabilità di Jiri, che ha dimostrato appunto contro Teixeira di sapersi comportare ottimamente anche in fase di ground game. Con Pereira di mezzo però, non si può mai dire con certezza.

La tavola è apparecchiata e la portata principale non potrebbe essere più golosa. Sarà Prochazka a tornare sul trono o Pereira riuscirà, ancora una volta, a scioccare il mondo?

[Testo di Giovanni Bongiorno]

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