UFC, Top 5 fighter a non aver mai vinto il titolo

Durante gli anni, la UFC ha avuto moltissimi campioni, alcuni con regni spettacolari e altri un po’ meno, ma ci sono fighter che, nonostante la loro bravura, non sono mai riusciti a farsi stringere l’ambita cintura tra la vita. Andiamo a vederli nello specifico.

5. Jon Fitch ha combattuto in UFC tra il 2005 e il 2012. Con uno stile incentrato incentrato soprattutto sulla lotta libera, riuscì a dominare gran parte della divisione pesi welter. Rimase imbattuto per cinque anni, vincendo con personaggi come Thiago Alves e Diego Sanchez. Nel 2008 ebbe la sua chance titolata contro l’allora campione George St-Pierre, il quale riuscì a batterlo per decisione unanime. Dopo quella sconfitta, non ebbe più un match per il titolo, nonostante continuasse a vincere. Dopo le sconfitte con Johny Hendricks e Demien Maia, decise di lasciare definitivamente la UFC.

4. Alexander Gustafsson iniziò a praticare la boxe all’età di dieci anni, ma nel 2006 si spostò alle MMA. Entrò in UFC con un record di 8-0 e cominciò a racimolare un gran numero di vittorie. Dopo aver sconfitto avversari di gran lustro, come Matt Hamill, Thiago Silva e Mauricio Rua, sfidò il campione dei massimi leggeri, Jon Jones. Il match finì con la controversa vittoria di Jones per decisione unanime, ma Gustafsson non si diede per vinto e nel 2015 gli venne data la possibilità di affrontare Daniel Cormier, per il titolo. Purtroppo per lui, il match venne vinto da Cormier per decisione non unanime. Anche la sua terza chance titolata andò male, venendo nuovamente sconfitto da Jones, stavolta per ko. Seguì un periodo di brutte sconfitte che difficilmente lo riporteranno mai alla prospettiva di un match titolato.

3. Rory MacDonald cominciò a combattere per la UFC nel 2010. Sin da subito si dimostro un fighter completo, non dedito alla resa. Dal suo debutto collezionò vittorie con: Nate Diaz, B.J. Penn, Demien Maia e Tyron Woodley. Sicuramente sarebbe riuscito a conquistare la cintura se non fosse stato per un ostacolo chiamato Robbie Lawler. I due si affrontarono due volte: la prima andò a Lawler per decisione unanime, in un incontro non valido per il titolo, mentre nel secondo match fu messa in palio la cintura e questo venne definito l’incontro più sanguinario della UFC, che andò nuovamente a favore di Lawler. Dopo quell’incontro ci fu la sconfitta con Thompson, che chiuse definitivamente la carriera di MacDonald in UFC.

2. Alistair Overeem è il perfetto esempio di una giusta vittoria al momento sbagliato. Nella sua carriera ha sconfitto un gran numero di ex campioni come: Vitor Belfort, Fabricio Werdum, Brock Lesnar, Frank Mir, Junior Dos Antos e Andrei Arlovski. Il problema di queste vittorie fu che i suoi avversari, in quel momento, non detenevano il titolo. Comunque la chance per la cintura arrivò nel 2016, contro Stipe Miocic, il quale rischiò per un momento di perdere il match, ma poi lo ribaltò vincendo per ko. Da lì si susseguirono una serie di vittorie e di sconfitte che non gli diedero modo di avere la sua rivincita, ma con due vittorie consecutive e quaranta anni di età, non è ancora intenzionato a mollare la sua corsa al titolo.

1. Urijah Faber è colui che più si è avvicinato al titolo tra gli atleti appena elencati. Dopo essere stato campione dei pesi piuma WEC, promotion che in quel periodo aveva i migliori lottatori per quanto rigurda questa categoria di peso, Faber perse il titolo contro José Aldo. Urijah entrò in UFC come peso gallo e si può dire che non affrontò mai fighter facili. La prima chance titolata fu contro Dominick Cruz, che qualche anno prima era stato sconfitto da Faber nella WEC. Questa volta l’incontro venne vinto da Cruz per decisione unanime e Urijah affrontò qualche altro match per poi ritrovarsi in una prospettiva titolata, ma questa volta venne sconfitto da Barão. Il terzo incontro per il titolo fu sempre con Barão, che vinse nuovamente, questa volta con un devastante ko. L’ultima chance per la cintura avvenne nel rematch con Cruz, dove Faber fu di nuovo sconfitto per decisione unanime.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *