DANILO BELLUARDO: “VOGLIO TORNARE IN UFC”

Danilo “caterpillar” Belluardo è noto da tempo ai fans italiani delle MMA avendo cominciato al sua carriera nel 2013 quando aveva solo 19 anni. Da pro ha un record di 12 – 5 con 6 Ko e 3 finalizzazioni all’attivo. Nel marzo 2019 a Venator 5 ha conquistato il titolo Pesi Leggeri battendo con verdetto unanime il brasiliano veterano di Jungle Fight e Shooto Brasil Denilson “trator” Neves. 3 mesi dopo ha esordito in UFC perdendo contro Joel Alvarez per ground and pound al secondo round. È stato chiamato poi in short notice per affrontare UFC on ESPN+ 18 a Copenaghen l’idolo di casa, l’Argento olimpico di greco romana Mark O. Madsen. Il match è purtroppo terminato per TKO al primo round a favore del danese.
Ad inizio giugno Belluardo ha annunciato la firma di un contratto con ARES FC, la promotion del gruppo Vivendì capitanata da Fernand Lopez, il famoso coach della palestra MMA Factory di Parigi. Questa settimana è però arrivata la notizia che Danilo combatterà il prossimo 22 agosto nel co-main event di Fight Exclusive Night 29 a Ostròda in Polonia. FEN è una promotion polacca che promuove eventi misti di MMA e Kickboxing. L’avversario sarà l’atleta di casa Adrian Zieli?ski (solo omonimo del sollevatore di pesi Oro olimpico nel 2012 a Londra). Nasce come thai boxer e nel 2008 è stato Argento ai Mondiali ISKA di kickboxing e vincitore della Coppa Europa ISKA di K-1. Nelle MMA dopo essere stato campione nazionale dilettanti da pro negli ultimi 10 anni ha vinto 19 match (7 per Ko e 5 per finalizzazione) perdendone 9. È stato campione  PLMMA Pesi Legger tra il 2013 ed il 2015. È poi passato in ACB dove è rimasto 3 anni ed il 15 giugno 2019 ha invece vinto il titolo FEN battendo il brasiliano Fabiano Silva. Lo scorso 26 ottobre ha fallito la scalata al titolo Babilon MMA (un’altra promotion polacca) perdendo ai punti contro Daniel Rutkowski.
Di come si sia arrivati a questo match e di molto altro abbiamo parlato con Belluardo durante un momento di pausa al team Aurora di Roma dove sta ultimando la preparazione in vista del match.

Danilo, ad inizio giugno era stata annunciata la tua firma con Ares, ora invece combatterai in Polonia sotto un’altra promotion, come mai?
“Confermo di aver firmato con ARES per 4 match ma senza vincolo d’esclusiva. Ho anche preso già accordi per combattere il 4 dicembre a Parigi nel loro prossimo evento ma non posso ancora dire il nome del mio avversario. Si ho firmato ma non con esclusiva. Più contratto 4 match con ARES match 4 dicembre a Parigi. Mancando ancora 4 mesi e potendolo fare ho voluto nel mentre sostenere un altro match”.

Cosa sai di questa promotion polacca e del tuo avversario?
“Onestamente la promotion non la conoscevo, ne stanno nascendo molte all’Est. Il match me lo ha trovato la mia agenzia, la management factory. Riguardo al mio avversario invece so che è un fighter d’esperienza perché ha 28 match nelle MMA pro ed è stato anche un kickboxer. Questo fa di lui uno striker molto aggressivo ma non sono preoccupato, mi sto preparando bene”.

Hai fatto riferimento alla tua preparazione. I fans più attenti ricorderanno che tu hai cambiato diversi team nel corso della tua carriera, come mai?
“Si è vero e questo mi ha creato diversi problemi. All’inizio ero con Filippo Stabile ma poi i nostri rapporti si sono incrinati. Sono stato anche alla Alpha Male di Urijah Faber per un camp e poi mi sono appoggiato alla Thunder Gym di Milano ma ho capito che non era una scuola di alto livello per le MMA. Adesso vivo sempre a Milano ma sono entrato nel team Aurora di Lorenzo Borgomeo per cui vado spesso a Roma ed anzi in vista di questo match mi sono trasferito per un mese nella capitale per completare la preparazione. Quando invece sono nella mai città giro varie palestre: team di boxe, di lotta e vado a trovare Scatizzi, Botti e Fusi a Lecco”.

Questo sarà il primo match dopo quasi un anno e dopo la conclusione della tua esperienza in UFC. Che cosa ritieni ti abbia impedito di essere competitivo nella promotion di Dana White?
“Ritornando a quello che ho detto prima credo che siano stati determinanti i miei cambi di team. Quando arrivi a combattere ad un certo livello ti guardi alle spalle e ti accorgi che non hai parole di appoggio. Io comunque resto convinto che fisicamente e tecnicamente ero pronto, ritengo che il problema di base sia stato mentale”.

Perché hai deciso di scegliere ARES per questa nuova fase della tua carriera anziché altre top promotion mondiali?
“Intanto perché è stata quella che mi ha fatto l’offerta economica migliore ma soprattutto io voglio combattere per tornare in UFC e da questo punto di vista ARES è un canale migliore a differenza di altre organizzazioni dove rischi di rimanere ancorato lì per lungo tempo”.

Ormai combatti da 7 anni. A parte l’ovvia esperienza cumulata credi di esserti evoluto come fighter?
“Io come impostazione base sono nato grappler e passare allo striking è stato difficile, ci vuole molto tempo per acquisire questa nuova dimensione del combattimento, oggi però mi sento completo a 360 gradi. Credo di essere talmente migliorato in piedi che potrei persino fare un match di K1”.

 

 

 

    Comments are closed