Lutto tremendo nel calcio italiano, tifosi nerazzurri in lacrime: perdita drammatica, se n’è andato troppo presto
Il mondo del calcio è sconvolto da un improvviso lutto. Ancora una volta un grande protagonista dello sport più popolare in Italia se n’è andato, ci ha lasciati troppo presto.
E il vuoto che si è creato nel cuore di un’intera tifoseria, quella nerazzurra, non potrà essere colmato in poco tempo. Ad andarsene è stato infatti un grande punto di riferimento dell’intera società, di tutto l’ambiente. Da adesso in poi nulla sarà come prima.
In una stagione in cui altri nerazzurri, quelli dell’Inter, si stanno godendo uno scudetto prestigioso, frutto di programmazione lungimirante e di un dominio totale in campionato, quelli che sostengono con grandissima passione il Gladiator 1924, squadra di Santa Maria Capua Vetere, una vera istituzione del calcio dilettantistico campano, si sono ritrovati improvvisamente a fare i conti con una perdita incredibile.
Un dolore più forte di qualunque sconfitta, più intenso di qualunque risultato negativo, di qualunque retrocessione, di qualunque fallimento. A questa perdita non c’è infatti rimedio: un simbolo del Gladiator se n’è andato, dopo aver per circa 50 anni dato tutto se stesso per portare in alto questi colori, e in questo momento per i tifosi non resta che stringersi attorno alla sua famiglia.
Gladiator, addio a una leggenda del club campano: è morto improvvisamente, l’annuncio
A rendere nota la scomparsa è stato lo stesso club della provincia di Caserta, con un comunicato ufficiale condiviso su tutti gli account social della società. Purtroppo ad andarsene è stato il ragioniere Alfonso D’Amore, segretario del club. Una notizia funesta che ha spezzato il cuore a un’intera tifoseria.
Se si parla di bandiere nel calcio campano, D’Amore è stato senza dubbio una delle più fedeli. Per oltre cinquant’anni si è impegnato per portare in alto il Gladiator, mosso da una passione e un amore che non avevano confini, che andavano oltre il mero interesse personale. Un trasporto che, nel calcio moderno, nessuno sarebbe in grado di dimostrare.
Apprezzato da tutti per il suo “animo generoso“, la sua “meticolosità, competenza e immensa bontà“, D’Amore ha lavorato per il Gladiator dagli anni Sessanta fino al recente passato, facendo sempre sentire la propria presenza alla squadra, ai calciatori, a un intero popolo. Una vita spesa mettendo al primo posto il club nerazzurro, come ogni vero sammaritano.
Purtroppo a portarlo via, nel giro di pochi giorni, è stato un brutto male. E anche per questo il dolore è ancora più forte all’interno della società, che si sta stringendo attorno alla famiglia in un momento che, sottolineano, non avrebbero mai voluto vivere.
