Jannik Sinner si sta preparando per affrontare al meglio i grandi tornei sulla terra battuta. Nel frattempo fa sognare i tifosi
Un campione a tutto tondo, un giovane e umile fuoriclasse che ha conquistato milioni di appassionati di sport grazie alle tante e straordinarie vittorie arrivate negli ultimi sei mesi. La carriera di Jannik Sinner ha conosciuto un clamoroso salto di qualità soprattutto a partire dalla fine di novembre.
Dalla finale delle Atp Finals di Torino persa contro Djokovic alla storica riconquista della Coppa Davis insieme ai suoi compagni dopo quasi mezzo secolo, fino alla strepitosa vittoria nel primo Grande Slam della stagione, gli Australian Open a Melbourne. È stato tutto un crescendo di successi e di grandi prestazioni in campo che niente e nessuno sembra in grado di fermare.
Il giovane fuoriclasse altoatesino in questo momento occupa la seconda posizione nel ranking Atp, ma ha già messo nel mirino il primato di un Novak Djokovic apparso in netta difficoltà in questo primo scorcio di stagione. Le sconfitte incassate dal fuoriclasse serbo a Indian Wells e a Montecarlo farebbero presagire un suo declino lento ma inarrestabile.
Una progressiva uscita di scena del terzo dei Big Three di cui Sinner intende approfittare quanto prima, magari già in occasione degli Internazionali d’Italia a Roma o al più tardi al Roland Garros. Al di là della classifica mondiale però, i traguardi più significativi per il ventiduenne di San Candido sono altri.
Sinner, le ultime dichiarazioni lasciano tutti senza parole: tifosi commossi
È quanto emerge dall’ultima e dettagliata intervista rilasciata dal tennista azzurro al settimanale Sportweek de La Gazzetta dello Sport, in cui Sinner si sofferma soprattutto sul modo in cui si pone di fronte a una popolarità che ormai non ha più confini. “Il fatto che i bambini mi vedano come un esempio, un piccolo idolo da imitare, mi rende felice. Loro non stanno a contare quanti titoli hai vinto, se gli piaci è perché riesci a trasmettergli qualcosa“.
Il tema è dunque quello del grande campione che i fan più piccoli vedono come un esempio da seguire: “Io stesso ho avuto degli idoli da bambino ed essere in qualche modo preso come punto di riferimento è un premio“.
Sinner ha poi aggiunto: “Le responsabilità non mi spaventano. Ho iniziato a prendermele quando sono andato via di casa a 13 anni, non è stato facile. A volte sentivo la mancanza di casa, chiamavo ma i miei erano impegnati a lavorare oppure mi dicevano che in fondo stavo facendo un sacrificio per qualcosa che amavo e quindi non dovevo essere triste“.
