Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono destinati a dominare il tennis mondiale nei prossimi anni. Ma chi dei due è veramente il più forte?
Un giudizio sui due giovani campioni ha lasciato tutti senza parole, soprattutto i tifosi di Sinner. La superiorità dello spagnolo sembra essere non netta ma di misura, anche se c’è un particolare che potrebbe ostacolarlo.
Chi è più forte tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner? Una domanda che potrebbe sembrare banale ma che racchiude al suo interno una serie di risposte concatenate e non così semplici da esplicitare.
Se si va a vedere i numeri al momento i due sono in perfetta parità, con 4 vittorie a testa negli scontri diretti. Se il panorama si allarga invece al computo complessivo della carriera, lo spagnolo può vantare uno Slam in più (2-1) e la palma di numero uno del mondo già strappata a Djokovic nel 2023.
L’ultimo duello ravvicinato ha visto prevalere Alcaraz a Indian Wells, al termine di una battaglia di 3 set e di qualche problemino fisico per l’azzurro nella partita decisiva. Sulla terra per ora non si sono incontrati in questa stagione, visto che a Montecarlo Carlos non era presente ed entrambi hanno saltato Barcellona.
Probabilmente da qui al Roland Garros non mancherà occasione di vederli nuovamente contrapposti e da lì magari capiremo qualcosa in più sul duello che rischia di influenzare i prossimi anni del tennis internazionale.
Alcaraz meglio di Sinner, il parere di Adriano Panatta è chiaro: ma alla fine vincerà più l’italiano
A parlare del confronto diretto tra Alcaraz e Sinner è stato anche Adriano Panatta, uno che di tennis se ne intende e soprattutto che ha visto da vicino entrambi. A “La Domenica Sportiva”, il vincitore del Roland Garros 1976 ha specificato: “Se entrambi sono al massimo della forma allora è un pochino meglio lo spagnolo. Però ad Alcaraz basta scendere al 98% per perdere. Sinner è più continuo e credo vincerà più tornei”.
Insomma un parere piuttosto chiaro e che sembra rispecchiare effettivamente quanto visto in campo fino a questo momento. Al netto di qualche piccola noia, Sinner è stato un mostro di continuità negli ultimi 6 mesi e questo lo ha aiutato a scalare posizioni nel ranking e a trovare una confidenza incredibile. Dal canto suo il murciano non riesce ad evitare questi alti e bassi fisici che troppo spesso lo condizionano nel gioco o addirittura costringono al forfait. A 20 anni c’è ancora tutto il tempo per migliorare.
