Sinner, quello che ha detto non lascia spazio ad interpretazioni: la sua confessione è semplicemente sconvolgente.
Mentre i campioni del main draw aspettavano che il destino facesse il suo corso e mescolasse le carte in vista del sorteggio del tabellone principale del Masters 1000 di Madrid, gli atleti del passato ne approfittavano per fare una bella reunion a pochi passi dalla Caja Magica.
L’occasione era assai ghiotta, tanto è vero che, ogni anno, i Laureus World Sport Awards attirano sempre un sacco di personaggi noti appartenenti al mondo dello sport. Il titolo di sportivo migliore dell’anno è andato, per la quinta volta nell’arco della sua carriera, a Novak Djokovic, che nella capitale spagnola ha avuto, tra le altre cose, la possibilità d’imbattersi in alcuni dei suoi più illustri predecessori. Boris Becker, innanzitutto, ma anche l’indimenticabile regina della Wta Martina Navratilova.
E se il tennista tedesco si è detto follemente innamorato di Jannik Sinner, perché simile a lui in termini di equilibrio e attitudine mentale, la campionessa ceca non si è trattenuta dal soffermarsi sulla sempre più emozionante rivalità tra l’altoatesino e il suo collega e rivale Carlos Alcaraz. Nella convinzione, a quanto pare, che questa coppia rappresenti, ora come ora, il cuore pulsante del Tour.
Navratilova pazza di Sinner e Alcaraz
Prima ancora di manifestare il suo entusiasmo rispetto a questa coppia ha però tessuto, come l’amico Boris, le lodi della volpe rossa di San Candido. Dicendo, a tal proposito, delle cose estremamente lusinghiere.
“Jannik è incredibile – queste le parole della Navratilova – È la prova di come il lavoro ti permetta di migliorare e giocare ai massimi livelli. Lavorando davvero sul suo gioco è il modo in cui ha progredito nell’ultimo anno, confidando nel processo di lavoro su ogni aspetto, migliorando ogni minimo dettaglio.
Otterrà dei bei risultati, ma non è solo una questione di risultati: quelli arriveranno se fai il lavoro nel modo corretto, ma questi ragazzi, e anche le ragazze, tirano fuori il meglio nel confronto con l’altro, ed è qui che in un certo senso inizia il divertimento”.
È poi passata, quindi, ad una rapida disamina della rivalità tra i due campioni del momento: “Aspetto con ansia i prossimi dieci anni e i duelli tra Alcaraz, Sinner – ha sentenziato l’ex campionessa – e qualche altro che si intrufolerà tra loro due, e lo stesso vale per le donne. Penso che le rivalità siano necessarie nel tennis e sta iniziando a formarsi sia tra le donne che tra gli uomini”. Martina una di noi.
