UFC Vegas 32, le pagelle: Dillashaw vince ma non convince. Spettacolo fra Yanez e Costa

UFC Vegas 32, le pagelle: Dillashaw vince ma non convince. Spettacolo fra Yanez e Costa

25 Luglio 2021 1 Di Giuseppe Albi

Altro capitolo della saga infinita targata UFC e altro evento che se ne va in archivio con conferme e sorprese nei meandri di diverse categorie di peso.

Un gioco di incastri dove vittorie e performance importanti, come accade spesso in queste Fight Night, permettono ai combattenti di mettersi in mostra ed entrare nel giro che conta.

La main card si è aperta subito proprio con uno di quei match in grado di proiettare i protagonisti verso orizzonti di gloria. Adrian Yanez e Randy Costa hanno dato seguito infatti alle premesse della vigilia ricambiando con un grande spettacolo l’opportunità data ad entrambi di passare dalla card prelims a quella principale.

Una sfida al cardiopalma che ha visto primeggiare nel primo round Randy Costa grazie ad un ritmo e ad una kickboxing da manuale. Cinque minuti di puro dominio di Costa il quale si è esibito con un uso del jab talmente perfetto da farcelo risultare come uno dei migliori nell’ultimo periodo in questo fondamentale. Yanez tuttavia è sopravvissuto alla tempesta e nel secondo round ha improvvisamente ribaltato le sorti della sfida piazzando una sequenza corpo-testa che ha fatto svanire in un baleno l’egemonia del suo avversario permettendogli di conquistare la vittoria con un clamoroso TKO.

Un match bellissimo in grado di accontentare allo stesso tempo sia i fan hardcore, sia quelli occasionali. Merito di questi due grandi guerrieri dell’ottagono che si meritano entrambi un bell’8 in pagella.

Nell’incontro successivo altro confronto molto interessante fra due delle atlete più giovani dell’intero roster UFC come Maycee Barber e Miranda Maverick. Tre round godibilissimi ed equilibrati sia per quanto espresso da entrambe, sia per lo stile molto simile delle due fighter.

A prevalere per split decision è stata Maycee Barber che è riuscita a convincere i giudici grazie ad un ultimo round chiuso decisamente meglio. Una differenza globale che tuttavia possiamo riequilibrare con le nostre pagelle assegnando ancora una volta un voto comune: 6.5.

Successivamente è stata la volta di Darren Elkins e Darrick Minner, i quali hanno accontentato gli amanti della lotta dando vita ad una contesa svoltasi prevalentemente a terra. Tanti scramble e capovolgimenti di fronte, con entrambi i fighter abili a scambiarsi le posizioni tentando continue sottomissioni. Un grappling attivo da parte dei due contendenti che è sfociato nel secondo round nella vittoria per TKO di Elkins grazie ad una transizione perfetta dalla schiena del suo avversario conclusasi con una sequenza in ground and pound. Voto 7 per il veterano Elkins. Voto 6 per Minner, il quale torna a casa comunque con una sufficienza nonostante la sconfitta.

Nel co-main event tutti i riflettori erano puntati su Kyler Phillips, autentico favorito nella sfida contro Raulian Paiva. E in effetti il numero 14 del ranking dei pesi gallo ha mantenuto tutto l’hype che gravita intorno al suo nome con un primo round davvero brutale. Una varietà di colpi e una fantasia che gli hanno permesso quasi di chiudere l’incontro nel primo round.

Paiva tuttavia ha mostrato una capacità di incasso davvero encomiabile e, nella seconda ripresa, è riuscito a mettere in difficoltà il suo avversario con colpi pesanti. Un comeback clamoroso che ha sorpreso anche Phillips il quale non è riuscito più ad imporre il suo ritmo in maniera netta come fatto a inizio match.

La terza ripresa così ha seguito lo stesso copione di quella precedente con scambi a viso aperto e tanto equilibrio. A spuntarla per majority decision però è stato Raulian Paiva che ha fatto letteralmente saltare il banco ribaltando tutti i pronostici. Voto 7 al brasiliano e alla sua incredibile impresa. Voto 5.5 a Phillips che si è sciolto come neve al sole alla prima difficoltà.

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Con una card così spettacolare anche il main event non poteva essere da meno. Cory Sandhagen e T.J. Dillashaw hanno messo in scena infatti un match esplosivo. Tanto volume di colpi, footwork e combinazioni sublimi da parte di entrambi e un ottimo grappling nelle fasi al suolo. Un duello equilibrato che ha visto tuttavia Sandhagen infliggere più danni grazie ad una leg lock nel primo round che ha lasciato zoppicante Dillashaw e ad un semigancio terrificante nel secondo che ha aperto una vistosa ferita sull’arcata sopraccigliare del suo avversario.

Nonostante questo Dillashaw è riuscito a rimanere sempre nel match risalendo la china nei successivi round. Un equilibrio giunto fino all’ultima ripresa nella quale i due, molto probabilmente, si sono presentati in perfetta parità sui cartellini.

Gli ultimi cinque minuti della contesa sono risultati così quelli decisivi ed hanno permesso a Dillashaw di avere il favore dei giudici che lo hanno premiato con una split decision molto discutibile. Voto comunque alto per l’ex campione dei pesi gallo, tornato su ottimi livelli dopo due anni di assenza. Non era assolutamente facile e allo stesso tempo scontato, ecco perché un bel 7.5 ci appare più che giusto. Stesso voto anche per Sandhagen che non ha affatto demeritato in una sfida che, a questo punto e visto l’esito incerto, potrebbe anche riproporsi in futuro.

Staremo a vedere…