Borse dei fighters UFC. Arriva la presa di posizione di Endeavor

Borse dei fighters UFC. Arriva la presa di posizione di Endeavor

13 Maggio 2022 0 Di Antonio Paleologo

Ancora una volta si fa un gran parlare intorno alla questione delle borse per i match UFC.

Molti fighters, l’ultimo dei quali Tony Ferguson, si sono lamentati pesantemente prima con UFC e il suo Presidente Dana White, e poi con la stampa a questo riguardo.

Endeavor Group Holdings, Inc, proprietaria di UFC e di altri colossi sportivi negli Stati Uniti, ha ultimamente rilasciato alcune dichiarazioni che non faranno certo contenti tutti quei fighters che da tempo cercano un modo per incrementare i loro guadagni, giudicandoli abbondantemente sottodimensionati rispetto all’impegno profuso da loro stessi per tutta la loro carriera, in relazione ai guadagni miliardari di UFC.

L’esecutivo finanziario del colosso americano Endeavor, fra i cui partner figura anche il proprietario di Tesla e SpaceX Elon Musk, ha dichiarato gli utili della loro holding, rivelando di aver avuto un aumento del 5% annuo, con quasi 300 milioni di dollari di entrate per il solo trimestre passato e un aumento di 13 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2021.

In particolare proprio UFC ha registrato una serie di record positivi, considerando che ogni PPV di quest’anno ha ottenuto il sold out dal vivo con l’aggiunta di due date da record consecutive, cioè gli eventi UFC a Londra e a Columbus. 

Proprio a causa di questo rapporto solido con ampi margini di profitto, si è ripresentata puntualmente la questione dei salari che preoccupa da sempre tanti fighter UFC e i loro rispettivi entourages, soprattutto si fa sempre riferimento alla differenza fra questi salari e quelli degli atleti NFL e NBA.

“Siamo d’accordo che ci sono stati molti paragoni con sport di squadra tipo NFL o NBA”, ha dichiarato il CFO di Endeavor Jason Lublin. “Noi non pensiamo però che il confronto con la UFC sia coerente e corretto. Noi crediamo che il giusto confronto sia da fare con altri sport individuali tipo PGA Golf, F1, NASCAR o ATP Tennis. Se osservi i ricavi di quelle promotion e la percentuale relativa alle entrate che viene distribuita ai propri sportivi/dipendenti, la UFC è assolutamente in linea con loro”.

Grazie ai documenti resi disponibili durante l’azione collettiva in corso intentata contro la UFC da diversi atleti ed ex atleti, è di dominio pubblico che le entrate dei fighters UFC sono in media comprese fra il 16% e il 20% dei guadagni complessivi. Leghe come NBA o NFL pagano circa il 50% delle entrate, ma la contrattazione è negoziata con i sindacati che rappresentano gli atleti.

Negli sport da combattimento non esistono i sindacati, ma Endeavor ha difeso con forza la retribuzione dei suoi atleti/dipendenti, ponendo anche l’accento sulla crescita esponenziale di UFC e la differenza con le paghe dei fighters di qualche anno fa.

PGA Tour Golf e ATP hanno smentito seccamente quanto detto da Lublin, la prima affermando di pagare i golfisti il 55% degli introiti totali, la seconda di pagare i tennisti ATP dal 20% al 30% dei guadagni della promotion, molto più di quanto invece affermava il CFO di Endeavor, Mr Lublin.

La polemica resta dunque attuale e aperta. Nel frattempo i fan di tutto il mondo si dividono fra aziendalisti in linea con UFC e Dana White (pochi in effetti) e coloro che si schierano apertamente dalla parte dei fighters, che a onor del vero fanno uno sport durissimo, di cui noi vediamo solo le luci dei riflettori, ma spenti questi, resta la fatica il sacrificio e i gravissimi traumi fisici e soprattutto mentali che a fine carriera colpiscono una grandissima percentuale di ex atleti.